Venerdì 6 novembre presso la libreria
Macaione-Spazio Cultura si è svolta la presentazione del mio romanzo
“La vita di un uomo”. Si è sempre in imbarazzo quando si deve
giudicare qualcosa che ti riguarda ma il giudizio non teme imbarazzo
quando, come in questo caso, l’evento è riuscito a mantenere un
profilo sobrio e ha saputo creare atmosfere magiche. Il dibattito ha
disinnescato il rischio di scadere nella narrazione del solito
ciarpame sulle vicende giudiziarie dell’autore e si è librato su
per i sentieri dell’arte colorando l’evento con pennellate che si
sforzavano di cogliere il valore dell’opera. Dopo anni in cui sono
stato asfissiato dai miasmi di una storia infame che mi ha relegato
nel recinto dei reietti, ho respirato boccate d’aria pulita e mi
sono sentito libero in un contesto in cui non si era costretti a
recitare le verità omologate delle invelenite tricoteuses assise ai
piedi delle disavventure altrui ma si doveva dibattere sulla capacità
di una fatica letteraria di descrivere sentimenti ed emozioni e
catturare l’interesse del lettore. Il parterre di uomini liberi da
pregiudizi che mostravano di interessarsi solo all’opera e non mi
guardavano con sospetto, è stato il risarcimento più grande e mi ha
fatto sentire finalmente riscattato.
Purtroppo l’incursione
delle Iene ha provato a rovinare la festa senza riuscirci,
naufragando nella pattumiera di uno pseudo giornalismo d’assalto
che tenta di sporcare la verità.
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