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sabato 4 aprile 2015

Il giorno dell’autismo, il giorno dell’amore


I colori dell’arcobaleno dipinti nell’iride dei tuoi occhi guardano con ironia al mondo di noi esseri cosiddetti normali, estranei alla magia del mondo incantato di cui tu, chiusa nel tuo bozzolo, conosci il segreto. Ricordo quando sei nata e mi hai sorriso già allora con quella tua aria carica di mistero e di dolcezza che nascondeva il segreto della tua natura insolita e ammiccava a quel nonno confuso, incapace di percepire il miracolo di quella nascita. Con gli anni ho conosciuto il vero senso della tua esistenza e benedetto il regalo di te piovutomi dal cielo, che mi ha ripagato della miseria della mia natura dozzinale e dei torti inflittimi dalla sorte. Sei stata la mia via per l’al di là e mi hai preparato a conoscere anzitempo quello che mi aspetta. E’ grazie a te, ai muti dialoghi che intessiamo, alle galoppate che assieme facciamo nelle infinite distese fiorite di arabeschi dorati, alle fresche sorgenti alle quali ci dissetiamo guardandoci negli occhi, al fruscio festante delle ali degli angeli intorno a noi, è grazie a tutto ciò che vivo anzitempo il paradiso che mi attende. Ti debbo la mia salvezza, il tuo amore mi ha scelto quando sei nata, mi ha preso per mano e non mi ha più abbandonato.    

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