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giovedì 1 gennaio 2015

Buon Capodanno?

C'è un motivo per brindare con riconoscenza all'anno che sta per finire? O per salutare con speranza l'anno che sta per entrare? Vediamo. Anche questo 2014 che sta per concludersi ha confermato i vizi e le virtù di noi italiani, la nostra capacità di essere degni e indegni al contempo, a seconda se dobbiamo gestire la quotidianità col suo carico di virtù civiche e di adempimenti che garantiscano una convivenza priva di amare sorprese o se dobbiamo gestire l'emergenza determinata dalla nostra insipienza. La tragedia della Norman Atlantic è la metafora del nostro carattere. Essa ci consegna lo spaccato della negligenza e dell'approssimazione con cui la nave è stata prima autorizzata dal RINA a navigare non avendo probabilmente le carte in regola per farlo, e poi guidata per mare imbarcando clandestini e un carico che non poteva sopportare e, a incendio scoppiato, lasciata in balia degli eventi dal cattivo funzionamento delle paratie tagliafuoco, delle pompe antincendio e delle lance di salvataggio e da un equipaggio non all'altezza. Ma ci consegna anche l'esempio del carattere solidale, coraggioso, fatto di abnegazione e di eroismi che ci contraddistingue e ci riscatta in presenza di emergenze drammatiche. Le testimonianze dell'eroismo dei nostri marinai e dei nostri elicotteristi non si contano e mitigano la delusione per la nostra sciatteria, anche se non sono riuscite a porre rimedio alla perdita di vite umane che potevano essere salvate. In tutta franchezza preferiremmo essere meno eroici e più efficienti, preferiremmo che sentissimo di più la responsabilita' del dovere quotidiano, oscuro, anonimo e noioso ma a suo modo eroico perché, pur con la sua mancanza di visibilità, garantisce a tutti condizioni di vita al riparo da sorprese che necessitano di eroismi. Mi viene in mente, chissà perché, il caso del detenuto Minaudo autorizzato ad accorrere al capezzale della madre morente......a tumulazione avvenuta da un magistrato di sorveglianza impegnato a festeggiare il Natale, o quello dell'ex presidente della regione Sicilia, Cuffaro, al quale è stato negato di vedere la madre anche essa in condizioni terminali perché, secondo la motivazione del magistrato di sorveglianza,......la signora non era in grado di riconoscere il figlio. Probabilmente questi due episodi mi vengono in mente perché sono paradigmatici della nostra diffusa incapacità di gestire il buon senso con buona pace dell'eroismo dei pochi impegnati nell'impari lotta contro i mulini a vento. Come si vede abbiamo pochi motivi per rallegrarci dell'anno che ci lasciamo alle spalle, specie considerando tutto il resto che ci affligge e che in questa sede abbiamo più volte denunciato senza bisogno di stucchevoli ripetizioni. Possiamo solo sperare che il nuovo anno ci affranchi dai tanti nostri vizi confermando e anzi incrementando le nostre virtù. Con questo augurio salutiamo il 2015 che verrà.

2 commenti:

  1. Augurissimi principalmente di un sereno nuovo anno. Le avevo anche inviato un messaggio ma credo che non Le sia giunto. Proverò a rinviarglieLo. Con stima imperitura.

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  2. Egr. Dott. Mandalà, ieri le ho inviata un'altra mail che spero Le sia giunta. Qui il riassunto di quello che tenevo a riferirLa. Speriamo che quest'anno ci porti serenità, amore e soprattutto "ci permetta di vivere ogni giorno con entusiasmo e non lasciare che nessuno mai ci venda tristezza, perchè quando si ha la pace nel cuore è quella la più grande ricchezza!" Auguriamoci di veder realizzati tutti i nostri sogni, di vedere avverate le nostre aspirazioni e auspichiamo che questa società veda pian piano un miglioramento, anche graduale ma in senso positivo. Me lo auguro con tutto me stesso e mi auguro con cuore sincero che Lei possa vedere realizzato tutto ciò che desidera e che merita. Con grande stima, carissimi saluti

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