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martedì 9 novembre 2010

A proposito di indegni e affini

Troppa grazia e tanta voglia di far male nei commenti al mio ultimo post. E' il bello dell'agorà dove la democrazia si dispiega pienamente e talvolta tracima in demagogia, dove tutti, anche i più sprovveduti, hanno il diritto di dire tutto, specie quelli che, al riparo dell'anonimato, possono in tutta tranquillità abbandonarsi al coraggio della viltà dando fondo ai loro istinti più malandrini. I commenti di cui sono stato oggetto esprimono tutti lo stesso concetto: Nino Mandalà è un indegno, una merdaccia, una vergogna che non ha diritto a niente e tanto meno a scrivere in un blog, andrebbe sepolto a vita in carcere, e altro che sarebbe troppo lungo elencare. Non me ne lamento, chi, come me, ha deciso di aprire una finestra sul mondo, deve sapere accettare il rischio degli schizzi che gli piovono addosso.
Non posso rispondere a tutti.
Accontento solo Pier che mi sfida a pubblicare la sua invettiva emblematica del campionario di fango dal quale sono stato investito. Eccola: "Quelli come voi andrebbero internati nei gulag senza processi, proprio come avete fatto con le vostre vittime, come avete fatto con la Sicilia".
Non posso accontentare invece Francesco che mi rimprovera di non scrivere nulla contro la mafia. Non posso Francesco perché ho ben chiaro che una mia iniziativa in tal senso non risulterebbe credibile e rischierebbe di apparire strumentale. Sono già stato accusato in passato di ciò e mi è bastato.
Non resisto infine al mio impulso e protesto contro Artiglio, Dizzy e altri che mi accusano di essere un assassino. Questo no, non lo posso accettare, anche alla più stupida delle cattiverie c'è un limite.
Per il resto che dire. Quando ho letto questi commenti, mi sono chiesto se merito tanta severità o se essa non sia il frutto avvelenato dei messaggi consegnati alla pancia di una opinione pubblica sprovvista degli anticorpi necessari a neutralizzare le manipolazioni, da parte di cattivi maestri senza tanti scrupoli che , sbattendo il mostro in prima pagina senza tanti complimenti e senza effettuare le dovute verifiche ma anzi falsificandone i risultati, fanno nascere, come in una macabra matrioska, da un mostro altri mostri con le sembianze dei bravi cittadini trasformati in altrettanti Robespierre, privati della loro innocenza, incitati all'esercizio della giustizia sommaria, nutriti d'odio, inviati ad una crociata che ha come obiettivo quello di avvelenare il clima nel quale far fiorire rendite di posizione. I bravi cittadini diventano così strumenti per la costruzione di carriere altrimenti impensabili, fatta salva l'onesta battaglia dei tanti che corrono i loro rischi senza secondi fini.
Di veleno in veleno perdiamo di vista ciò su cui dovremmo dibattere e Beccaria,Voltaire, la Dichiarazione dei diritti dell'uomo, le battaglie di principio dei radicali, diventano roba da rottamare in omaggio ai Torquemada da strapazzo che fanno a gara di intolleranza agitando il meglio del loro armamentario moraleggiante. Con buona pace del buon senso e del buon gusto.

2 commenti:

  1. Non si prenda troppo male d'animo per i commenti che le hanno lasciato,su internet deve capire che dilagano ogni genere di moralisti (spesso comunisti),pseudopaladini di una loro idea di giustizia immaginaria,vittime del benpensare comune,persone che non aspettano altro che uno spazio a loro dispozione per poter sfogare la propria frustrazione di miserabili su qualche facile preda,ora realizzi che a queste persone è capitato tra le mani il blog di un presunto mafioso,quindi si aspetti immancabilmente una cascata di ogni genere di veleno. Su 12mila persone che hanno visitato questo sito,stia certo che almeno 10 delle 13 persone che si sono prese la briga di scrivere un commento sono moralisti a tempo perso o comunisti.Sebbene alcune delle cose scritte siano giuste,vanificano il loro significato e perdono di qualunque valenza nel momento in cui vengono buttate nel pentolone di minchiate che questi signori professano,un misto di luoghi comuni e banalità di ogni genere.ALTRA cosa sono i commenti che le possono arrivare in prima persona da vittime dirette o indirette di Cosa Nostra,o da suoi compaesani (come mi pare sia tale giovanni, ultimo commento) a cui lei puo' avere recato danno in qualche maniera,che sono sacrosanti e hanno dalla loro parte tutte le ragioni del mondo di dire quello che vogliono e di rivolgersi a lei anche in toni poco piacevoli,cosa che deve accettare avendo aperto un sito,e come una delle conseguenze della vita che ha scelto, dato che non mi risulta lei appartenesse alla Caritas. Stia certo comunque,che tolti questi rari casi,le persone da cui proverranno gli insulti saranno in gran parte degli ominicchi di poco valore che acquistano coraggio da dietro uno schermo (quando ricapita di poter insultare un mafioso senza conseguenze?).
    Quello che la gente non capisce,o non vuole capire,è che si deve il proprio rispetto agli Uomini, e il proprio disprezzo ai vermi,e questo indipendente dalla scelta di vita che una persona ha fatto.Giovanni Falcone che era un Uomo, un grande Uomo, sapeva molto bene che tra le persone su cui indagava vi erano vermi schifosi e senza dignità come vi erano Uomini, mafiosi che hanno condotto la propria vita secondo un codice d'onore che non hanno mai tradito, uomini di rispetto e nobiltà d'animo. Allo stesso modo noi possiamo trovare vermi anche tra le fila di magistratura e polizia, persone che non valgono nulla,che si sono rese fautrici di suicidi e rovinato la vita consapevolmente a molte persone innocenti, per un proprio tornaconto o lustro personale,al sicuro dietro la loro invulnerabile legalità.
    Ora io non conscendola,non so a quale categoria lei appartenga, se lei sia un uomo o un verme, ma questo lo saprà lei,dipende da come lei ha condotto la sua vita,se ha sempre mantenuto un codice d'onore o se, per mangiare qualche milione di lire in piu',si sia reso partecipe di schifezze e cose che dio vedendole chiuderebbe gli occhi,come molto spesso la Cosa Nostra odierna ha fatto, cose per cui non c'e' redenzione,41bis o colpo in testa che basti.
    Per tutte quelle persone che vedo sconvolte dal fatto che Tonino Mandalà sia a piede libero e si sia permesso di scrivere due righe su un blog,voglio ricordare che il signor giovanni brusca, u verru, che ha squagliato una creatura di 12 anni nell'acido, e che catalogo nella categoria dei vermi,è da poco in regime di semilibertà,con piena libertà di spostamento e tra poco potrebbe essere rilasciato. Ci sono centinaia di persone che stanno marcendo in carcere senza motivo e questo signore molto presto tornerà a prendere il caffe al bar di san giuseppe jato per avere raccontato quattro minchiate ai giudici.Se Salvatore Giuliano vedesse com'e' combinata oggi la Sicilia si metterebbe a piangere, perche è tutto cosi' miserabile.
    Concludo ricordando a quelli che pensano di stare leggendo il blog di chissa quale sanguinario killer mafioso 40enne,che il suddetto Tonino Mandalà è persona anziana e ormai di una certa età e che,un minimo di rispetto, anche nell'insulto,sarebbe da mantenere.

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  2. La ringrazio, finalmente un po’ di civiltà. Purtroppo però anche Lei è prigioniero della convinzione che io sono mafioso e che gli insulti che mi piovono addosso sono la conseguenza della “vita che ho scelto”. Perché, quale vita ho scelto? E’ vero che non ho mai appartenuto alla Caritas ma è altrettanto vero che sono stato presidente della congregazione di San Vincenzo di Villabate. Questa non se l’aspettava, vero? Ancora grazie.

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