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sabato 25 settembre 2010

I terribili vecchietti

Ho l’abitudine di frequentare un piccolo bar del mio rione. Ci vado ogni mattina a spulciare il quotidiano che sono solito acquistare e, al costo di un caffè, mi pago il lusso di dare un’occhiata alle notizie sulla cronaca locale leggendo anche il Giornale di Sicilia messo a disposizione degli avventori dalla proprietà del bar. Mi capita qualche volta di doverlo reclamare da qualche altro pensionato come me che non si arrende fino a quando non ha passato in rassegna l’intero necrologio e che alla fine me lo cede con l’aria di essere stato defraudato, non capacitandosi del perché io mi ostini a leggere due giornali come se le notizie non fossero le stesse su entrambi. E’ il bello di quel piccolo mondo e lo accetto come accetto l’arredamento del bar. Stamattina però è accaduta una cosa che col solito arredo stonava, è accaduto che i due amabili anziani insegnanti che tutte le mattine regalano agli incolpevoli frequentatori del bar le loro dispute sugli argomenti più vari vantando una competenza che non ammette dubbi e pretendendo di conoscere meglio di tutti come vanno le cose della vita, si sono prodotti in una filippica contro Berlusconi definendolo la causa di tutti i mali del mondo e gratificando con l’epiteto di coglione chiunque lo sostenga. Ora, ci può stare la convinzione dei due che Berlusconi sia la causa di tutti i mali e, a dire il vero, la cosa non mi tocca più di tanto, ma mi ha fatto saltare la mosca al naso l’idea che un mio familiare o un mio amico dissennato fino al punto d’avere votato Berlusconi,oltre a questa disgrazia si debba beccare l’epiteto di coglione. M’è parso troppo e l’ho fatto presente ai due insegnanti contestando il fatto che una diversa convinzione venisse bollata in maniera così pecoreccia e ricordando loro che un certo Locke aveva parlato di tolleranza e che Voltaire, personaggio caro agli spiriti illuminati, aveva difeso chi la pensava in maniera diversa dalla sua, aggiungendo che mi faceva specie che un atteggiamento di tale intolleranza venisse espresso da due vecchi esponenti della sinistra garantista come loro due. Sicuramente è colpa di Berlusconi che fa perdere il lume ai suoi contestatori come il drappo rosso al toro nell’arena, fatto è che i miei cari vegliardi, ancora in piena attività pedagogica in una scuola di Palermo, mi hanno risposto con la bava alla bocca che se ne fregavano di Loccki e di “ scarti”, che Berlusconi non merita alcuna tolleranza, che i voti dati a lui hanno il difetto d’origine di essere l’espressione della coglionaggine di gente che non capisce niente e quindi non hanno nessun valore, che questa gente va messa sotto tutela e la sola che può svolgere questo compito è la sinistra, l’unica abilitata a governare per merito autoreferenziale e, visto che c’erano, che tutta la destra è la causa dello sfascio in cui si ritrova l’Italia ed è fascista, tranne Fini che si è mondato traghettando la propria identità a sinistra. Confesso di essermi arreso ma mi sono consolato pensando che almeno una cosa stamattina l’ho capita e cioè che la verità sta tutta da una parte e che i genitori possono dormire sonni tranquilli per la formazione dei loro figli affidati a simili docenti.

4 commenti:

  1. Non dimentichiamo che fu Berlusconi il primo a dare del coglione, non agli elettori della sinistra (anche se era sottinteso), ma a chi votasse contro il proprio interesse.

    Se seguiamo il ragionamento Berlusconiano, da 15 anni le famiglie hanno visto un progressivo impoverimento, dall'entrata in vigore dell'euro i prezzi sono praticamente raddoppiati (per colpa di chi ha fissato il cambio e anche per colpa di chi non ha vigilato), la disoccupazione è alle stelle, i redditi sono i più bassi d'europa.

    Votare i vecchi partiti che sono stati al governo alternativamente durante questa discesa all'inferno significa votare contro i propri interessi.
    Secondo il vocabolario berlusconiano possiamo parlare di veri e propri coglioni votanti.

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  2. Come si può non dare ragione ai 2 insegnanti, escludendo la parte che solo la sinistra può essere il loro tutore? Fin da quando è "sceso in campo" unto dal Signore sostengo che è entrato in politica solo ed esclusivamente x risolvere i suoi problemi economico-giudiziari, chi pensa che B sia entrato in politica x il bene del Paese non può che meritarsi gli appellativi dei 2 insegnanti...

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  3. ALL’Osservatore. Non possiamo farci guidare dalle categorie berlusconiane, preferisco quelle volterriane.
    Ad antibi. Dico anche a lui quello che ho detto a Osservatore a proposito dell’uso di epiteti invalso nel nostro mondo politico.

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  4. Bene, se siamo d'accordo sul fatto che B debba essere eliminato dalla scena politica italiana al posto di coglioni sostituisco il termine decerebrati...

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