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domenica 28 marzo 2010
Il Rovistatore
Lo vidi, nell'incerta luce del crepuscolo, guardingo e con il volto seminascosto, mentre, piegato sul cassettone dell'immondizia, rovistava. Mi colpì l'insolito contrasto tra l'abbigliamento dignitoso di quest'uomo canuto, dall'aria decorosa e mite, e i lerci avanzi di altrui opulenze. In bilico sul bordo del cassettone, sceglieva rapidamente quello che gli serviva e lo riponeva in una busta di plastica, sollevava a tratti la testa a guardare attorno con aria circospetta, poi riprendeva a rovistare. Sentì il mio sguardo su di lui, si girò di scatto, mi fisso con aria implorante avvampando di vergogna e fuggì portando con sè un pezzo del mio cuore e l'altro pezzo lasciandolo alle prese con i suoi rimorsi.
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