Venerdì 24 aprile a Montecitorio,
durante la seduta in cui il ministro Gentiloni ha riferito ai signori
deputati sulla morte di Giovanni Lo Porto, volontario palermitano
ucciso in Afganistan dai droni di Obama, sui 630 parlamentari di cui
è composta la Camera, erano presenti in 40 di cui 3 siciliani. Al
povero Lo Porto, già vittima di una sorte che non gli ha lesinato
sofferenze, la misericordia divina, impietosita, ha voluto
risparmiare la pantomima di una folla di manigoldi ipocritamente in
gramaglie.
Nella notte di domenica 26 aprile, il
dottor Francesco Menetto, medico pediatra tra i più stimati di
Genova, padre di Marco Menetto farmacista accusato di aver trafficato
in medicinali antitumorali rubati, non reggendo alla vergogna per
l’infortunio giudiziario del figlio e pur non credendo alle accuse
nei suoi confronti, si è tolto la vita lanciandosi nel vuoto da un
ponte. Ha lasciato un biglietto: “La magistratura miope a volte
uccide”. Commento del procuratore capo di Monza Corrado Carnevali,
titolare dell’inchiesta che ha sconvolto il suicida: “Ormai
dicono tutti così. Non c’è altro da commentare”. Quando si dice
il delirio d’onnipotenza che ascende a culto di sé e annulla ogni
traccia d’umanità.
Carlo De Benedetti, ai legali di Marco
Tronchetti Provera che, nell’ambito del processo intentato a
quest’ultimo per diffamazione, gli chiedevano se ricordava di
essere stato condannato per aver falsificato i bilanci della Olivetti
quando ne era presidente, ha risposto che no, non ricordava. In
verità l’ingegnere, capofila dei duri e puri che detengono
l’esclusiva della superiorità morale, ha patteggiato 3 mesi,
convertiti in cinquanta milioni di lire di multa, in conseguenza
delle responsabilità accertate a suo carico proprio in relazione
alla vicenda Olivetti. Ma lui dice di non ricordare e deve essere
vero, l’ingegnere è un uomo d’onore sicuramente in buona fede,
alla sua età può capitare di avere dei vuoti di memoria.
Il Presidente del Consiglio, in una
lettera aperta indirizzata ai circoli del suo partito,
perentoriamente avverte che la legge elettorale al vaglio del
Parlamento va approvata: “Avanti con l’Italicum, egli scrive, ne
va della dignità del PD”. Dunque, pare di capire, l’onore del PD
è legato all'approvazione della legge elettorale e una
normalissima dialettica che può anche portare a dissentire dalla
volontà del segretario del partito, è considerata immorale. Chi
dissente da Renzi, e non parliamo solo della minoranza del PD ma
anche delle altre forze politiche esterne al PD, non è considerato
un interlocutore prezioso che con le sue idee offre un contributo ad
una decisione importante quale è quella sulla legge elettorale, chi
dissente da Renzi, ad avviso di quest’ultimo, è un indegno!
La Presidente della Camera, on. Laura
Boldrini, in una lettera al Corriere della Sera, con toni accorati
denuncia la contraddizione tra gli sprechi della produzione
alimentare per un ammontare di 1,3 milioni di tonnellate e la fame
che affligge una parte cospicua dell’umanità la quale agonizza
sotto gli standard minimi di vita. Invita ad una crociata contro
questa sperequazione immorale indicando diverse iniziative utili ad
affrontare il problema. I toni son alti e l’invito alla solidarietà
sincero perché proviene da una vocazione autentica di cui è
testimone il vissuto della signora Boldrini. Colpisce soprattutto
l’invito ai giovani a mettersi in gioco e partecipare alla
battaglia per la soluzione di una delle questioni cruciali del nostro
tempo. Non c’è che dire, tutto molto bello e nobile, ma una
domanda si impone: l’appello della signora Boldrini, l’appello
cioè di combattere per risolvere il problema della fame nel mondo,
si rivolge a quegli stessi giovani (si fa per dire) che combattono
ogni giorno la battaglia per sconfiggere la fame a casa loro e,
ancora in età canonica, non trovano di meglio che continuare a
convivere con i genitori mantenendosi alle loro spalle con l’incubo
che, prima o poi, i genitori non ci saranno più? Oppure al 43% di
giovani siciliani che non studiano e non lavorano e sono in attesa di
decidere se debbono delinquere o ingrossare la pattuglia dei
mantenuti?
Ma in che cavolo di Paese viviamo?