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domenica 23 gennaio 2011

Cuffaro in carcere

Totò Cuffaro in carcere impressiona quanto può impressionare l’immagine di un uomo di potere ritenuto intoccabile e costretto invece a varcare la soglia della prigione.
Si dice che le sentenze vanno rispettate e dunque le rispettiamo, ma va rispettata anche la condizione di un uomo che cade dagli altari e il cui tonfo è ancora più doloroso data l’altezza da cui egli precipita. Il carcere è una delle esperienze più angosciose che può toccarci perché muta la condizione naturale dell’uomo nato per essere libero e perché questa esperienza in Italia è ancora più dura viste le condizioni ambientali nelle quali si è costretti a patirla. Inoltre immaginiamo che un uomo come Cuffaro, abituato alla soavità del potere, sopporterà con maggiore angoscia la nuova condizione e dunque avrà bisogno di tutta la sua forza d’animo e di tutta la sua fede. Si confronterà con una cultura diversa, dovrà adattarsi ad un rapporto diverso con le Istituzioni, lui che nelle Istituzioni ha vissuto da personaggio dominante, ma dovrà farsi una ragione del nuovo contesto e affrontarlo attingendo a tutto il suo patrimonio culturale e spirituale. Mai come in questa circostanza, la sua formazione gli tornerà utile. Naturalmente non è mancato il solito gracchiare delle cornacchie che, pontificando di trionfo della giustizia e di sua inflessibilità anche nei confronti dei potenti, non sono riusciti a dissimulare la loro esultanza per l’abbattimento del simbolo delle loro frustrazioni finalmente liberate da uno scomodo inquilino. Già leggiamo le parole dei soliti portatori della superiorità morale che infieriscono sull’ex potente caduto in disgrazia e fanno del sarcasmo crudele e becero incapaci della pietà che la circostanza impone, i messaggi deliranti che impazzano su face book: è la solita miseria che accompagna questi episodi e che rendono insopportabile l’appartenenza alla razza umana. La morale della favola è l’abusata considerazione che così passano le glorie del mondo, ma di fronte a tutto questo giganteggia la figura di Totò che ammiriamo mentre affronta con fierezza la sua sorte e ci fa dire con un sospiro di sollievo che il personaggio macchiettistico quale era considerato dai cultori del politically correct, ha saputo trasformarsi in uomo!

1 commento:

  1. Come al solito lei non riesce proprio ad avere la decenza di stare zitto. Io al posto suo mi nasconderei...invece continua a spararle grosse.
    Non voglio assolutamente privarla della libertà di pensarla in un modo diverso da quello in cui penso , però dovrebbe avere almeno un minimo di dignità.
    Ma lei sà cosa vuol dire moralità?
    Lei sa cosa vuol dire legalità?
    Speravo che il carcere e la situazione di suo figlio poteva farle capire che nei suoi principi c'è qualcosa che non và,invece "VOI MAFIOSI" non cambierete mai.
    Anchio ho rispettato molto Cuffaro, perchè ha accettato con molta dignità la sentenza al congrario di gente, come l'amico suo Berlusconi, che avrebbe subito gridato al golpe.
    Chi sbaglia deve pagare!!!Questa è la legge dello Stato Italiano!!!
    Se non vi conviene estradate!!!!
    Cuffaro ha fatto moltissimi errori e ha favorito voi mafiosi!!!
    Va punito!!!
    Perchè invece non pensate di cambiare!! Io non posso credere che quest'Italia non possa cambiare!!!
    Io AMO questo paese e per questo motivo parlo in questo modo.

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