Cesare Battista è sicuramente un personaggio negativo e non
c’è nessuno che, per quanti sforzi faccia, possa ricavarne un profilo che
meriti pietà. Uccidere a sangue freddo e in maniera vile degli innocenti nel
nome di una ideologia che era solo una bandiera agitata allo scopo di spacciare
per vocazione rivoluzionaria una miserabile vocazione al crimine puro, la dice
tutta sulla caratura di questo delinquente. Cinico e calcolatore, è riuscito a
darla a bere ai soliti “intellettò” salottieri inclini alle infatuazioni
perverse, tra cui primeggia il solito Bernard- Henri Lévy, che tanti danni hanno fatto e che,
nella fattispecie, hanno fatto quadrato attorno al nostro giungendo fino all’improntitudine
di riconoscergli una dignità letteraria. Sembra incredibile che mosche
cocchiere assise sulla presunzione della loro infallibilità, siano potute
cadere nel tranello del signor Battisti, ma tant’è, il dogmatismo ideologico
che confonde il grano con il loglio fa brutti scherzi. C’eravamo illusi che la
sorte avesse finalmente girato le spalle a questa primula in fuga sui due
continenti. Salvato dai rigori della giustizia grazie ad una lunga latitanza
protetta, nel momento in cui è stato arrestato ed è sembrato destinato ad una
carcerazione ingloriosa, dimenticato come merita un comune malfattore, ecco che
ci hanno pensato i nostri ministri dell’interno e della giustizia a dargli una
mano producendosi in una performance degna dei migliori promoters e lanciando
nel pantheon dei martiri questo galantuomo esibito come un trofeo di caccia ed esposto
alla pubblica gogna in un clima che ci riporta agli scenari da suburra degli spettacoli
circensi. Ci mancava solo che il signor Salvini e il signor Buonafede facessero
pollice verso. In questo modo i nostri geni hanno ottenuto il bel risultato di
consegnare un individuo simile ad una pietà che non merita. Se oggi il Web
brulica di proteste sulla dignità calpestata del signor Battisti, lo dobbiamo
ai nostri ineffabili ministri. Senza considerare poi la sconcezza in sé di due
uomini delle istituzioni che fanno passerella competendo nella gara a chi è più
visibile a spese di un uomo, sia esso il peggiore degli uomini. Spettacolo
avvilente di un provincialismo culturale espressione di una società malata che
non sa offrire niente di meglio.
Ho letto e riletto il post alla ricerca di un qualsiasi punto di divergenza dalla analisi esposta in questo post.Ricerca infruttuosa perché ogni punto é da me condiviso.Vorrei solo aggiungere un elemento ancora più aggravante che accentua in modo ancor piu negativo il comportamente del barbaro Salvini e dal suo ministro Bonafede, inglorioso ministro di giustizia. Il Battisti é un delinquente che ha ammantato la propria azione delittuosa di ideologia deviata del comunismo delle BR.Ma era un delinquente comune violento che ebbe la efficace idea di ammantare o propri misfatti di ideologia brigatista che gli ha consentito una rete di protezione enorme.Ovviamente Salvini e Bonafede mai avrebbero onorato con la loro presenza un uomo così miserabile.Tutto ciò a prescindere che il successo della cattura del delinquente Battisti va ascritta anche a tutti i governi del PDche si sono succeduti ivi compreso quello in carica.
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