Lucia Annunziata, si sa, è un tipo fumantino a tal punto da
risultare a volte sgradevole. Quel suo viso perennemente corrucciato sembra
volere rimproverare al prossimo l’incapacità di sintonizzarsi con le sue corde intransigenti,
e spesso la sua malmostosità dirompe in reprimende velenose da maestrina insofferente. Pazienza, ognuno ha il carattere che si
ritrova e può tranquillamente abusarne sempre
che lo faccia in ambiti privati, non certo in ambiti in cui si gestiscono
risorse pubbliche e si impone il rispetto delle dovute regole, tra cui la misura.
Queste considerazioni ovvie sembrano sfuggire alla signora Annunziata la quale
conduce la trasmissione “In ½ h” come fosse cosa propria, con una intolleranza che
rasenta la malagrazia quando l’ospite non l’aggrada. Allora utilizza il suo ruolo
che, non dimentichiamolo, è pagato col canone pubblico, come un’arma impropria
e fa della trasmissione il luogo delle sue incursioni emotive. Guai al tapino
che incorre nelle sue sfuriate. Ne sa qualcosa Roberto La Rosa, candidato a governatore della Sicilia, il quale, per
essersi lamentato di non avere potuto usufruire dello stesso tempo concesso
agli altri ospiti, si è sentito apostrofare: “Lei è talmente piccolo che
avremmo anche potuto non invitarla”. Ben gli sta al signor La Rosa che si è
permesso di mancare di rispetto a donna Lucia e di ledere la sua maestà osando
protestare, la prossima volta, se una prossima volta ci sarà, eviterà di azzardare
uscite improvvide. Da dove derivi
l’albagia della signora Annunziata non sappiamo, probabilmente dal suo
appartenere alla cordata giusta o forse dal suo complesso di superiorità che la
induce ad equivocare sulla sua reale dimensione e a dimenticare che l’umiltà è
una forma di intelligenza. Il malo carattere è un lusso che si possono
permettere solo i geni e non è certo il caso della signora Annunziata, il suo
caso va ascritto unicamente alla sua arroganza.
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