Pasqua
Non ci facciamo illusioni sull’angoscia che affligge
l’esistenza e ce la fa vivere come sappiamo e possiamo, con gli strumenti di
cui ciascuno è dotato, e mentre si può accettare la dottrina di Sant’Agostino
sul male come deficienza del bene provocata dalla scelta dell’uomo di
utilizzare il libero arbitrio per peccare, riesce difficile accettare
l’intransigenza del Sant’Agostino crepuscolare che pare negare l’importanza del
retto agire in favore della grazia intesa come unica fonte di salvezza. Se il
destino dell’uomo è affidato alla decisione di Dio che salva in modo
imperscrutabile solo chi decide di salvare, senza alcuna considerazione per la
scelta di fare il bene operata dall’uomo, è facile arrivare alla terribile concezione luterana che non
vuole l’uomo destinatario della grazia perché è buono, ma lo vuole buono perché
toccato dalla grazia. Ma allora, che ne è del messaggio cristiano e della
dignità dell’uomo se egli è privato della sua responsabilità individuale e
dunque della sua autenticità? Che ne è del progetto d’amore contro il male? Per
dirla con Kurt Flasch, Dio “assume i tratti dell’arbitrio personale e da Dio
dell’amore si trasforma in mostro”, e il progetto di salvare l’uomo che indica
nell’esempio di Cristo la via da seguire, perde di significato.
Certo la sfida è ardua perché l’uomo è un “legno storto”
difficile da raddrizzare e basta che ci guardiamo attorno o, meglio, basta che
guardiamo dentro di noi, per farci prendere dallo sconforto. Siamo tentati di
tornare al distacco socratico dalla vita o alla visione delirante di Nietzsche
che sostituisce il Dio ebraico-cristiano con la volontà di potenza del
superuomo, ma ci resta l’alternativa della vita cristiana come ce la raccontano
tutti i giorni gli angeli che volano tra di noi e danno testimonianza del loro
impegno con atti di coraggio, di abnegazione, di solidarietà.
Proprio stamattina mi è giunto il messaggio di un angelo
nelle vesti di un avvocato che assiste per la maggior parte detenuti in regime
di 41 bis e non si è lasciato fagocitare dall’indifferenza che, come una
corazza, costruiamo per difenderci dalla sofferenza con cui veniamo a contatto.
Esercita il suo impegno professionale profondendovi la passione del suo cuore
offeso dal dolore.
Ho letto questo messaggio come l’annuncio della resurrezione di Cristo.